Milano, 25 aprile 2012
Una giovane portava una bandiera in spalla rappresentante una grossa colomba ed un'altra bandiera, verde bianca rossa e nera.
"Bel sindaco di merda" ha urlato, non appena Pisapia si è allontanato abbastanza da non poterla sentire.
La giovane aveva uno sguardo determinato, deciso, rabbioso. Stava proprio in testa al corteo, proprio in fronte alle bandiere con la stella di David. Al suo fianco c'era un uomo, sui 50anni, a spalleggiarla. Erano li apposta.
"Fuori i sionisti dalla storia, intifada fino alla vittoria".
Oggi è il 25 aprile.
Le bandiera bianca e azzurra non rappresenta una fede religiosa o politica, rappresenza l'esistenza di un popolo, che nella storia, è stato perseguitato più di una volta. Sono stati marcati a fuoco come bestie nei campi di sterminio nazisti, perseguitati e piegati come fossero animali da macello con una metodologia ed una brutalità tale da far rabbrividire chiunque.
Tutti lo sanno, tutti lo hanno studiato, alcuni hanno anche avuto la possibilità di vedere il marchio a fuoco sui polsi dei propri famigliari sopravvissuti.
E' successo qui, in Europa.
E' successo qui, in Italia.
E' successo qui, A MILANO!
Stazione Centrale, binario 21.
Chi ha deciso di restare o di tornare, ha avuto un coraggio non indifferente, decidere di restare in mezzo a gente che ti ha venduto in cambio di qualche meschino favore o per un'attimo di gloria, non è da tutti.
A San Babila, le bandiere verdi bianche rosse e nere sventolano orgogliose.
"Palestina libera" urlano.
"Palestina libera!"
"Assassini!"
"I fascisti siete voi!"
Oggi è il 25 Aprile.
Non so se sia possibile spiegare o capire cosa significa dare del "fascista" agli ebrei durante il corteo del
25 aprile a Milano. Portano la bandiera della Brigata Ebraica i figli o i nipoti di chi è stato deportato, umiliato
e brutalmente sterminato.
Non c'e' rabbia da provare, ma vergogna, ancora una volta, in un occasione importante come questa c'e' chi o per
ignoranza o per volontà è capace di una tale brutalità verbale da raccapriccio. Capaci di provocazioni a cui è
difficile resistere.
Quando le bandiere con la stella passano a San Babila, alcuni che prima urlavano tacciono, guardare negli occhi i figli o i nipoti di chi è stato perseguitato e sterminato ad alcuni fa questo effetto, l'insulto diretto è difficile.
Ma alcuni non hanno freni e si lasciano andare alle peggiori volgarità.
"Fuori i sionisti dalla storia"
"Fascisti"
Ancora una volta è uno spettacolo di una tale bassezza che non può che provocare conati di vomito a tutti quelli che hanno una minima sensibilità umana. E' come prendere a calci un uomo nudo agonizzante a terra.
E' imbarazzante, penoso.
Dovevate vedere con quale grinta questi insulti venivano urlati.
Sono rimasto scosso per il resto della giornata e ho ricordato il motivo per cui negli anni precedenti declinavo l'invito a partecipare a questa giornata.
Nlps
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