giovedì 30 dicembre 2010

ride



La tu saliva e' buona, le tue labbra hanno un gusto delicato, il contatto con la tua pelle nuda mi scarica brividi che, come fulmini, si abbattono violentemente nelle terminazioni nervose. Ho esagerarto con il vino, ma perche'? e' cosi. Si, e' cosi. Nell'esagerazione nasce l'embrione, la scintilla dello scorrere.
Avanti, sempre cosi, non importa dove, avanti!, con il vento contro o a favore, ma che importa!, la sua carezza e' fonte di dolcezza. La bellezza, nelle sue indecifrabili forme, si modella nella mia mente che, libera, fluttua danzando in una densa sostanza oliosa.

I ride through the city's backsides
I see the stars come out of the sky
The bright and hollow sky
You know it looks so good tonight.


Nel silenzio, le labbra bagnate scivolano timidamente le une sulle altre, i tuoi capelli d'oro cadono come sabbia tra le dita della mia mano, il calore dei corpi si uniforma in un affanno singhiozzato. Il ricordo violento, il braccio in catena, la testa si reclina all'indietro, la debolezza dei sensi precipita e lascia spazio all'estrema potenza dell'immaginazione, cosi gli occhi si rivoltano all'indietro mostrando il loro bianco di morte, e finalmente, le terminazioni nervose festeggiano la loro euforia indotta, meritata, l'insaziabile stimolazione dell'indefinito e' concretizzata in un momento in cui il tempo non ha significato ma che, come una terribile ondata, si scarica su scogli gommosi, caldi, in un mondo che va oltre le tre dimensioni.

Oh, the passenger,
How, how he rides
Oh, I am the passenger!



Nulla vale piu' di tutto questo.


So let's ride and ride and ride and ride



Neelps

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