Ci sono delle cose di me che non amo svelare agli altri.
La prima e' la mia adolescenza, che si porta appresso, indelebili, i ricordi di sensazioni cosi estremamente violente nel piacere e nel dolore da andare al di la' del bene e del male.
La seconda e' la pittura.
Fin da quando ero piu' giovane, ho sempre avuto delle passioni che, negli anni si addormentavano e risvegliavano ad intermittenza, subendo una forza ciclica che non sono in grado di comprendere.
Niente puo' far pensare che io sia bravo, ma non e' importante. Anzi, bravo non lo sono affatto, ma imbrattare una tela bianca mi dona quell'impalpabile sensazione di benessere di cui sono costantemente alla ricerca.
Iniziai con le solite cose, prima usando i pennarelli, poi le tempere, poi ci fu un periodo in cui mi dedicai completamente alla matita. Ma ci fu un momento in cui presi una direzione mia, tagliai completamente con il passato, buttai a macero tutti gli insegnamenti, tutte le tecnica apprese e lasciai spazio all'energia rabbiosa che si nascondeva timidamente nella mia personalita' introversa. Iniziai ad imbrattare la tela, a strattonarla, in modo casuale, pennellando, pasticciando, spalmando il colore in dosi e modalita' fuoriose.
Astratto, fu cosi che giustificai le mie nuove tele, dipinti astratti.
Forse soltanto per mascherare la mia inettitudine verso la pittura tradizionale.
Ma solo cosi riuscivo a nutrire questa bestia affamata che si nascondeva all'ombra della mia mite personalita'.
E' un segreto che custodisco solo per me, perche' e' una cosa mia, che riguarda la mia intimita', che non vuole sentirsi sottoposta al giudizio di nessun'altro oltre che di me stesso.
In questo piccolo spazio digitale, disperso tra la miriade di testi piu' piacevoli, amo scrivere dei miei segreti. Perche' neelps e' soltanto un nessuno, un giochetto di lettere allineate al contrario.
C'e' una sensazione scabrosa nel rivelare una segreto sapendo che rimarra' comunque un segreto, un brivido digitale che non sono in grado di comprendere.
Cosi, dovro' andare in cantina a cercare i rotoli delle mie vecchie tele e chissa', se la visione, dopo tanti anni, sara' in grado di risvegliare quella timida fiammella che brucia silenziosa, da qualche parte, dentro me...
Neelps
Dissento! Non è vero che non ti legge nessuno...io lo faccio. Non regolarmente ma lo faccio e mi piace. Mi piace perché scrivi bene e avverto che dici le cose che senti.
RispondiEliminaSe non hai un ritorno (e credo che giustamente non te ne freghi nulla ) è solo perché non te ne vai in giro a fare complimenti, ma ti posi da qualche parte solo per puro piacere.
La libertà ha spesso un prezzo;)
Riguardo al tema del post invece....Beh mi ci sono ritrovata in parte. Vedi di attizzarla la fiammella, potresti averne delle sorprese.
Ciao
Ciao Neelps, ti conosco attraverso il blog di Chiara e mi sono aggiunta fra i tuoi sostenitori, non perchè io sia di buon cuore ma perchè mi sembri una testa pensante :-)
RispondiEliminaP.S. (sussurrato) trovo inquietante l'immagine che hai scelto nell'icona per rappresentarti anche se esprime una notevole forza interiore
Ciao,
RispondiEliminaa me è successo con la fotografia.
Da poco più di un anno ho riscoperto questa cocente passione che mi aveva permesso di trovare un metodo efficace per esprimermi una decina d'anni prima.
Ho ritrovato le mie macchine e mi sento veramente bene :)
@Nicole: grazie sei sempre molto gentile :-)
RispondiElimina@Kameo
Si lo e', inquietante.
E' il viso di un uomo in battaglia, con le sue paure e la sua angoscia che, crudelmente, si disegna sul suo viso, in un espressione, terrificante. Guardagli gli occhi, il collo torto, se osservi il dipinto per intero trasmette energia brutale in ogni sua parte.
Pero' non mi assomiglia, almeno dal punto di vista esitetico :-)) per il resto invece e' ben azzeccato :-)))))
@Kashmir
Sono contento per te :-)
ciao!!