martedì 7 settembre 2010

Imbrattare!

Goccie rosse cadono,
caotiche,
violente,
decise.

La vernice imbratta la tela del suo sangue ruvido.

Pennellate nere, dense come fango, solcano la bianca innocenza di un dipinto straziato. Disegnano esili ombre sinistre che, come fumo, svaniscono nel vuoto.

Brandelli grumosi, sfilacciati, vestono i timidi spazi bianchi.

Solchi decisi, di un pennello senza vita, compongono il terrore in quattro lettere.


Rosso come il sangue che sgorga da una vena bucata, schizza copioso, esplodendo in disegni caotici racchiusi in uno spazio euclideo. Lettere nere sovrastano prepotentemente, soffocandolo, il giallo di una vita alla catena. Esili figure, come vessilli di morte, sorvegliano il recinto invalicabile della speranza che, sconfitta, danza compulsivamente in uno spazio troppo stretto.

Pain.

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