lunedì 26 luglio 2010

Frammenti USAti - parte I

July 13, 2010
Mar Vista, LA

We will,
we shall.

Verso le 8 di sera, la giornata inizia la sua agonia, soffocando lentamente.La gente affolla le piazze e le strade, come avvoltoi sulle carcasse di animali morti, ne strappa la carne con voracita', si affanna e si ingozza fino a raggiungere i primi conati di vomito. Poi rigetta in terra la poltiglia mal masticata unta di succhi gastrici.

Sulla Pacific Ave, nei pressi di Venice, si vedono i locali colmi di persone orgogliose di trasformare in alcool i loro biglietti verdi. I turisti spensierati camminano tranquilli, immersi in un american dream a breve scadenza, tra questi qualche europeo, la cui puzza di superiorita', si sente a decine di passi di distanza. Alla fine della Washington, nei pressi dell'entrata dell'interstatale 405, c'e' un'edificio abbandonato. Li lavoravano circa una quarantina di persone. A qualsiasi ora della notte, c'era sempre un ufficio con le luci accese. Una ventina di ingegnieri venivano da due delle migliori universita' del mondo, l'MIT e l'UCB. Adesso l'erba cresce alta davanti alla porta d'ingresso, con arroganza segnala il territorio, cosi come un cane randagio che piscia urina acida. La bouganville, con la sua gentilezza, si e' impossessata della parete owest. L'edificio e' vuoto, se ne percepisce l'urlo, terribile, provenire silenzioso come un sussurro malvagio nella buia notte.

Sulla San Diego Fwy, si scorre veloci, e' un brivido indescrivibile, e' tagliare la citta' come fosse burro. Si ha come la sensazione di aver lasciato indietro degli amici, a quello che e' un fosco destino, senza mappa, in un labirinto stregato.

E' il marinaio che parte, lo sguardo all'orizzonte, il vento tra i capelli e i rimorsi, tutti, indietro sulla terra ferma.
E' la fuga senza meta.

L'uscita su El Segundo Blvd riporta la nave presso la costa, al semaforo dei ragazzi con la tavola sotto braccio riportano i pensieri a bruciare adrenalina pura come quando il pittore mischia il suo bianco acrilico al nero. Rabbia e felicita' lottano tra loro nella perenne indecisione.

Che cosa rimane?
Un onda che monta all'incontro del suo break point ma che poi, inesorabilmente crolla infrangendosi sulla lunga spiaggia morbida. Ed un ragazzo che, per un attimo, guadagna il suo momento di gloria, lassu', fuggendo e tagliando con la tavola, l'infinito azzurro.

Il sole, da queste parti, quando muore, riversa il suo sangue nel cielo limpido.

Overcome.


Neelps

domenica 4 luglio 2010

Pensieri solitari



La bellezza e' timida.
Come una giovane puttana
che presenta il conto al suo distratto amante.
La vergogna,
come una serpe,
si muove veloce nei lucidi occhi.